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Donazione Lattanzi

Castello Cinquecentesco

Sono oltre 2000 gli scatti donati da Giovanni Lattanzi alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, che compongono la sezione dell'archivio del fotografo abruzzese dedicata all'Aquila e ai suoi dintorni subito dopo il sisma del 2009.
Una documentazione rigorosa e ampia - di cui questo sito presenta una sintesi - per testimoniare lo stato dei beni culturali e della città terremotata; per raccontare, attraverso le immagini senza ritocchi ed effetti, le prime rilevazioni dei danni, il salvataggio delle opere d'arte, la messa in sicurezza di chiese e palazzi storici, svelando la preziosità del centro storico aquilano in tutta la sua fragilità.


"Fotografare beni culturali per professione non è solo un lavoro, è soprattutto una passione; spesso lo stesso aspetto economico passa in secondo piano, lasciando prevalere quello emotivo e gratificante che deriva dal poter “vivere” e fotografare simili tesori d’arte. Ma c’è un altro aspetto che riveste un ruolo altrettanto rilevante nel mio lavoro: la missione divulgativa e di condivisione di questo patrimonio. L’aver avuto la fortuna di fotografare i tesori artistici abruzzesi, e quelli aquilani in particolare, prima del sisma del 6 aprile mi ha permesso di accumulare un patrimonio visuale che “deve” necessariamente essere condiviso con tutti, non fosse altro che per un dovere etico e morale. Ma la condivisione non è solo dovere, bensì gioia di provocare emozioni in coloro i quali non hanno avuto la medesima fortuna di poter vedere quelle belle cose. Inoltre, l’aver fotografato questo stesso patrimonio durante i drammatici giorni del post terremoto ha ferito il mio animo in maniera irreparabile; pur non essendo aquilano è come se quella città e quei paesi, le loro chiese e i palazzi, fossero la mia città e il mio paese, la mia chiesa d’infanzia e il palazzo di fronte casa finiti in rovina. Continuare a fotografarli nei mesi e negli anni seguenti è divenuta una esigenza emotiva, più che una missione di lavoro; un modo per essere loro vicino. Ecco quindi che anche la condivisione di queste immagini diventa un sollievo per l’animo: far conoscere questi tesori sofferenti per farli amare e quindi rinascere. Facile infine capire come il passo più naturale sia stata la decisione di mettere l’intero archivio a disposizione della Direzione Regionale, l’istituzione che meglio racchiude tutte le funzioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale abruzzese, affinché possa utilizzare queste immagini per rendere più incisiva ed efficace la sua preziosa azione in favore di questi tesori."


Giovanni Lattanzi
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